LETTERA AL DIRETTORE DI SICILIAPRESS.IT DAL NOSTRO COLLABORATORE CULTURALE ANTONIO DAVICO. OGGETTO: LA SHOAH IN CLASSE COME STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA?


   — FOTO: EBREI IN UN CAMPO DI STERMINIO NAZISTA —
—  Silenzio, facciamo parlare la Storia —
Antonio Dovico – Direttore Stella, quanto mi accingo a scrivere, nell’ intenzione è ciò che si chiama lettera al Direttore, ma tu [amico fb e altro] sei libero di cestinarla dopo averla letta, oppure di renderla pubblica. Leggi e decidi —
Noi, giornale libero e aperto, la pubblichiamo. Ogni opinione per noi è Vangelo… L’AUTORE DELLA LETTERA PERO’ PONE L’ACCENTO SULLA CHISRA STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA  SULL’ARGOMENTO TRATTATO FRUTTO DELLA FOLLIA DI QUEL TEMPO.            
  DIDATTICA 26 GEN 2021 – 7:04 – DAL WEB
Giornata della Memoria 2021, portare in classe il ricordo della Shoah: speciale idee didattiche
Di Ilenia Culurgioni
Demenziale, almeno quanto lo furono i fatti della Shoah ! Per circostanze contingenti che si impongono in situazioni calde, come sono le guerre, si può uscire di senno, ispirati dal diavolo come pare sia avvenuto con Hitler e soci. E’ vero che a scuola si studia la storia, cosa lecita, ma se asettica e non in un giorno prefissato, come il Natale di Gesù Bambino. Anche per l’ateo più incallito è festa  gioiosa, e non lutto. Fare “festa” il 27 gennaio, per rinfrescare la memoria di un evento storico disumano — purtroppo vero — attribuito ad una fazione ideologica, è delittuoso e divisivo. Dico  perché. In un’ Italia geneticamente e storicamente divisa in fazioni fino a qualche secolo addietro, mentre oggi, in un facsimile di democrazia, divisa in due ideologie diversamente orientate, non può non minare la pace sociale.  Elemento cardine, questo, che permette ai Governi di operare serenamente, producendo leggi eque, le quali, esse si, sono il vero bene delle Nazioni. Non posso fare a meno di suggerire, a chi legge, di osservare la protervia della parte che accusa i peccati dell’altra, ignorando quelli della propria; di non meno crudeltà, ingiustificabili, di più lunga sofferenza temporale. Si pensi ai Gulag della Siberia, per rimanere in Europa, non dimenticando però l’Asia, il Sud America, ed altri territori sparsi, piccoli o grandi che siano. Vi si incontrano elementi di dibattito schiaccianti, da non  trascurare. Si aggiunga a ciò, che si tratta non di raptus incontrollabili, come potevano essere quelli dell’indemoniato Hitler, ma di progetti scientemente programmati, per soffocare moti di libertà da parte di popoli vessati da poteri iniqui. Direttore, sull’Italia mi rimane ancora qualcos’altro da dire: tieni conto che potrebbe servire un contenitore specifico. Ometto di ricordare a te, uomo di scuola, la solerte cura della medesima nell’acculturare le nuove generazioni, altro che Mussolini! Lo accusavano di ateismo, quando in ogni aula c’era un Crocifisso sopra la cattedra che si attirava rispetto, e senza profferire, ascoltava la nostra preghiera, recitata prima della lezione.
Antonio Dovico – 26/01/2021

Articoli simili